BRAND IDENTITY

Il brand Weili Zheng dissolve ogni confine e accoglie ogni forma di diversità: rivoluziona la visione delle distinzioni e celebra l’armonia delle contaminazioni. L’essenza cosmopolita fonda i pilastri dello stile: nasce dall’heritage della fondatrice e si sviluppa nell’esperienza del team, che arricchisce la progettazione di contenuti col suo melting pot d’identità geografiche e creative. L’ispirazione all’esplorazione di mondi differenti definisce la proposta moda e disegna il carattere delle collezioni. I riferimenti di cultura e geografia si sciolgono: le suggestioni si mescolano in una sintonia intrigante. Sullo sfondo c’è la Cina autentica delle radici: l’eredità orientale tesse un sottile filo narrativo composto da memorie di modelli, tessuti e immagini tradizionali, tratti dallo studio di pezzi vintage autentici e rivisitati in capi attuali. Dettagli evocativi delle uniformi, come la camicia Tai Chi e l’abito da lavoro comunista; il fascino simbolico del drago e dei colori appartenuti alle grandi dinastie; tessuti e ricami d’epoca come i nobili broccati dei costumi teatrali. Il kimono è il capo signature: davanti conserva la raffinatezza dell’originale, sul retro rivela l’appeal street del bomber, nell’insieme è un clash culturale e un colpo di scena sartoriale. Le regole estetiche si annullano: gli stili si mixano e le ispirazioni si contaminano con coerenza sorprendente. Il Maximalismo orienta la ricerca: un trionfo eclettico di dettagli variegati assemblati in mix & match armonici e inaspettati. Immaginari di per sé lontani si fondono con leggerezza e si accordano in un tutt’uno nuovo: le righe stanno bene con i fiori, stampe e pattern creano un caleidoscopio avvincente; broccati pregiati si associano alla seta suadente e al nylon tecnico creando curiose texture materiali; modelli orientali dialogano con elementi in voga nei ’70s occidentali; i colori accendono un’esplosione cromatica in un inno a vestirsi di tinte brillanti. La connotazione di gender, età, fisicità svanisce: capi e collezioni hanno un’anima trasversale. La silhouette supera le definizioni ideali di femminilità o mascolinità e si afferma no gender: le linee sono forme geometriche e forme che accompagnano, lo styling combina tessuti fluidi con capi dal fit rigoroso; la classica camicia bianca rifiuta un’appartenenza di sesso e conquista l’indipendenza. I volumi simmetrici e over vestono qualunque corpo e assecondano ogni gusto: vale per tutto, le t-shirt con spalle ampie, le felpe, giacche e cappotti, il trench che appare sofisticato con l’abitino e casual sopra capi dal mood urbano. La convenzione d’uso scompare: vince la versatilità effortless che enfatizza l’attitude personale Il talento dello studio iniziale si rivela nella semplicità del look finale: i capi nati importanti per forme, materiali e ispirazione, escono dalla limitazione dell’occasione grazie alla virtù del comfort. Vestiti e accessori sono versatili, mixabili, pensati per giocare con lo styling, adatti ad essere accolti e vissuti in qualsiasi situazione: come lo chemisier, elegante abito lungo che si trasforma in spolverino cool con jeans e scarpe flat. È l’attitude personale a rendere l’outfit sempre perfetto, mai indossato in modo uguale: come il pantalone di paillettes, che brilla nella serata mondana, ma si abbina facilmente al maglione per la colazione in città. Le creazioni sono timeless: abiti e accessori oltrepassano le stagioni, sono evergreen perché ideati per restare belli, pronti ad essere nuovamente indossati e reinterpretati. Lo stile è distintivo e riconoscibile: ogni singolo capo partecipa al racconto di una storia, ogni nuova collezione è studiata per proseguire la narrazione.

BIOGRAFIA

La storia di Weili Zheng s’incastona nell’attualità cosmopolita delle contaminazioni culturali. Originaria della Cina, cresce in Italia dove fonda il brand omonimo: nel mezzo, tante esperienze e ispirazioni vissute su tre continenti. Nasce nel 1967 a Zhejiang e vive l’infanzia nella Cina comunista: dove la disciplina è rigorosa e l’estetica è omogenea, come l’uniforme tradizionale che indossa, minimale e per tutti identica. Nel frattempo gioca con la moda grazie ai capi che il nonno le spediva dall’Occidente: un primo incontro con lo stile moderno che avviene spontaneo. Un primo contatto con la multiculturalità che si rivela subito un valore fondamentale. Negli anni ’80 si stabilisce a Bologna e vive lo stupore di un mondo nuovo: s’inebria dell’esplosione di colori, sapori e profumi sconosciuti, s’arricchisce della varietà di forme e materiali inaspettati. Si meraviglia di stare immersa nel bello a portata di mano, dove l’arte è ovunque, dall’architettura alla cucina. Tra Italia ed estero sperimenta il significato di diversità, e lo trasforma in stimolo all’apertura positiva. Da bambina lo vive sulla pelle, per via dell’etnia: ma anziché negare le proprie radici, ne fa un punto di forza. Con la professione nella moda ne fa un punto d’incontro: mette in connessione la cultura occidentale e orientale, unisce il design con la gestione produttiva e imprenditoriale, lavora con gli stilisti per creare ponti tra mondi diversi. Negli anni ‘90 si trasferisce in Texas: nuovo continente da esplorare, nuove esperienze per formarsi e suggestioni da collezionare. Dell’America abbraccia la forza del sogno senza confini. Dalla cultura Texana assorbe il mix d’immaginari: come la sabbia dei panorami, i piccanti piatti Tex Mex, l’identità Chicana, il lifestyle libero dei Cowboy. Dopo 10 anni Weili Zheng rientra in Italia, ricca di un vissuto da cui ripartire con nuovi progetti, tra cui il più importante: mettersi in gioco con il suo nome e cognome, mettersi in prima linea con la sua idea di moda.